Mare di Alboran e Stretto di Gibilterra: 12_Un viaggio in barca a vela

Mar Menor – Cartagena
5 ottobre, oggi non abbiamo molte miglia da percorrere e possiamo permetterci una sveglia tardia, colazione con calma e tranquillità. Il nostro appuntamento è a mezzogiorno in punto con il ponte el Estacio della manga del Mar Menor che si solleva per far entrare ed uscire le varie imbarcazioni.
E’ sabato, all’appuntamento oltre a noi ci sono molte altre barche, sembra quasi di stare in mezzo al traffico cittadino, potessi suonerei qualche colpo di clacson qui e la. Il vento in queste giornate non ci assisterà e dovremmo quindi digerirci delle belle smotorate. Alle 16.00 siamo già ormeggiati al Real Club de regatas de Cartagena. Dopo i 70 euro di Alicante i 20 che ci richiedono per una notte di porto con tutti i servizi e l’ospitalità della città ci convincono subito a prolungare un pochino la nostra tappa nella provincia di Murcia.

Cartagena ha una storia lunga e ricca di avvenimenti. Fu la principale città Cartaginese in Spagna, da qui partì Annibale e successivamente arrivarono i Romani con Scipione l’Africano. La città è viva, circondata sulle alture da fortezze, il porto è trafficato e qui risiede una buona parte dell’armata navale spagnola.
Visitiamo il Museo nazionale di archeologia subacquea con le repliche delle barche cartaginesi ritrovate sui fondali nelle vicinanze e le anfore romane usate per trasportare il vino dallo stivale in tutto il Mediterraneo.
Qui Eva ed Io festeggiamo i nostri primi 2 anni di matrimonio ed il nostro primo anno a bordo della nostra Tangos.
Cartagena – Garrucha – Almeria
Siamo diretti ad Almeria dove Ricky e Pisana devono sbarcare ma faremo una tappa intermedia a Garrucha, fino a ieri a me sconosciuta ma che ci accoglie con i suoi famosi gamberi.

Ne ignoravamo, appunto, l’esistenza ma scopriamo felicemente che è famosa in Spagna per i suoi gamberi rossi. Siamo oramai in Andalusia e nei bar danno per scontato che la birretta alla spina, la famossa “Caña”, sia una tipa socievole e vada sempre accompagnata da una “Tapa” che qui a Garrucha può facilmente essere di gamberi rossi e/o alici marinate. Il tutto per meno di 2 euro. Birra e gamberi 1 euro e 90 cent.

Il giorno successivo ultima tappa con i nostri amici a bordo, finalmente il vento ci accompagna, issiamo il gennaker e nel pomeriggio lo ammainiamo davanti al porto di Almeria.
Almeria – Gibilterra
Ritorniamo soli, e ci prepariamo nuovamente a navigazioni più lunghe. Attraverseremo tutto il mare di Alboran fino allo stretto. Partiamo a mezzogiorno sempre accompagnati da un bel vento di levante. Alle due del mattino però ci abbandona e ci tocca ricorrere al motore. Il traffico mercantile aumenta con l’avvicinarsi allo stretto di Gibilterra. Poco dopo l’alba la rocca di Gibraltar con la sua tipica nuvola a cappello ci appare chiara all’orizzonte, molti mercantili sono fermi in attesa di entrare nella baia di Algeciras.


Nella baia altrettanti sono oramai all’ancora, in attesa di entrare in porto oppure ancorate insieme ad altre barche intente a trasbordare merce da una all’altra senza toccare terra. Tra le tante la più impressionante è la Sleipnir, la barca-piattaforma più grande del mondo, bandiera panameña è iin grado di compiere lavori in mare di qualsiasi tipo, può immergersi o emergere a seconda delle necessità.
Entriamo al marina della Linea dove passeremo i prossimi giorni ad aspettare il momento giusto per buttarci in Atlantico verso le Canarie, ultima tappa prima della traversata per i Caraibi.